L'accoglienza dell'associazione onlus OLTRE I CONFINI
Data: Venerdì, 18 marzo @ 10:15:33 CET
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Si è concluso il viaggio in Italia per la piccola Jacira e la mamma Quinta provenienti da Ingorè, un piccolo villaggio della Guinea Bissau nell’Africa occidentale.

Il progetto umanitario è iniziato lo scorso anno, quando ci è stato segnalato dalla missionaria suor Maria il caso della gemellina nata con una mano palmata. La nostra associazione si è messa subito in moto per poter raccogliere i fondi per dare la possibilità alla piccola Jacira di poter essere visitata ed operata qui in Italia. In molti hanno risposto al nostro annuncio e tutti hanno dato il proprio contributo, economico e non solo. Non potete immaginare le difficoltà che abbiamo avuto per poter ottenere i permessi Schengen per farle espatriare, per i passaporti, per l’assicurazione, ma grazie all’aiuto della missionaria in loco, siamo riusciti in tutto. Pensate, anche una equipe di microchirughi italiani hanno dato la loro disponibilità per operare gratuitamente la piccolina in una clinica di Roma. Tutto come da copione, il 12 febbraio scorso le due guineane, accompagnate da una missionaria di rientro dalla Guinea Bissau, sono arrivate in Italia. Che gioia accoglierle e conoscerle, Jacira una bimbetta di 16 mesi piena di gioia e vitalità nonostante la sua manina destra sprovvista di dita e Quinta la mamma, una donna di grande umiltà e dignità. Ci siamo subito messi in moto per espletare le prime visite mediche presso due cliniche di Roma e le abbiamo accolte tutti a braccia aperte, il convento di Latina, il convento di Roma ed anche la nostra sede è stata messa a disposizione delle due viaggiatrici. E’ stata una macchina della solidarietà meravigliosa e accogliente. Tutto sembrava andare nel verso giusto, invece, dopo aver eseguito un esame specifico alla mano con macchinari idonei, purtroppo ci si è accorti che la piccolina non aveva sviluppato l’osso del polso, quindi effettuare la separazione delle dita, significava avere una mano bella, ma non funzionale. Immaginate il nostro dispiacere, avevamo dato loro la speranza di un futuro migliore per Jacira ed invece, nonostante abbiamo consultato i medici migliori, l’intervento non si è potuto fare. Attualmente la piccolina utilizza la manina palmata con una energia eccezionale, quella che posseggono solo i bambini, quindi al momento si è ritenuto opportuno non intervenire fino all’età dell’adolescenza, naturalmente ogni hanno faremo eseguire una radiografia per controllare la crescita del polso e più avanti si vedrà… Alla luce di ciò, ci siamo messi alla ricerca di qualcuno che potesse riaccompagnare Jacira e Quinta in Guinea Bissau, perché loro non erano in grado di viaggiare da sole, hanno sempre vissuto in “tabanca” cioè nel villaggio e la mamma parla solo il criolo portoghese. Il loro rientro era previsto per maggio insieme ad un’altra missionaria, ma sarebbe stata una crudeltà tenerle qui tutto questo tempo, anche perché in Guinea c’era l’altra gemellina tenuta dal padre che attendeva la propria mamma. E come sempre la Provvidenza è grande, un volontario di una associazione di Milano era in partenza per la Guinea, quindi lo abbiamo contattato e dandoci la sua disponibilità, abbiamo pagato una penale per il cambio del volo e abbiamo accompagnato Jacira e Quinta all’aeroporto di Malpensa. Le due hanno riabbracciato la propria famiglia il giorno successivo. Non sappiamo cosa loro hanno riportato da questo viaggio in Italia, a parte naturalmente le cose materiali che avevamo procurato loro, ma sappiamo che cosa abbiamo ricevuto noi, ora siamo più ricchi, perché abbiamo vissuto per un mese con una bimba con difficoltà fisiche, che ci ha insegnato ad affrontare la vita con gioia ed entusiasmo, e con una mamma, abituata a dormire su una stuoia in una capanna che quando ha letto sul nostro volto la delusione per non poter far nulla per la piccolina ha detto: “non ti preoccupare, se questa è la volontà di Dio, va bene così!” Come sempre ritorna il motto che anima noi volontari della nostra associazione: “Chi dona si trova smisuratamente ricco”. Annalisa Murri – OLTRE I CONFINI ONLUS





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